DIARIO SUL VIVERE IN UN MONDO FATTO ANCORA DI SOLI UOMINI: IL CALCIO!

Tornano le avventure/disavventure della vostra mitica Tiz. Voglio raccontarvi un pò del mio mondo e di quello che faccio oltre a scrivere nel mio blog a tutti voi che numerosi mi leggete sempre (che coraggio direbbe qualcuno ma io no ahahahah). Sapete sono ormai caporedattore del bellissimo giornale web ilfoggia.com ma la cosa che dovrebbe essere notata e che nessuno nota e che sono l’unica giornalista donna in una redazione fatta esclusivamente di uomini. Questa non è una cosa negativa anzi è molto positiva perchè vuol dire che anche una donna che indossa i tacchi e che porta il rossetto può occuparsi di calcio, uno sport che purtroppo è fatto ancora di troppi uomini e poche donne. Si perchè di donne che si occupano esclusivamente di calcio solo perchè amano questo sport e perchè ne sanno qualcosa sono davvero poche. Il resto sono solo femmine che vogliono mostrarsi, che pensano a fare colpo sul giocatorino perchè in realtà non aspirano a fare giornalismo ma a fare altro (non entriamo in merito a questo argomento meglio che mi fermo). Comunque tornando a me, sono giornalista da sempre ed ho trattato tantissimi temi nella mia carriera lunga ormai 10 anni ma mi mancava tanto fare la giornalista sportiva, un ruolo che ho sempre desiderato di svolgere perchè? Beh perchè da quando sono piccola mi piace lo sport soprattutto il calcio e ne capisco davvero, non faccio finta come altre. E’ una cosa che ho sempre sognato di fare e da qualche anno sono riuscita a ritagliarmi il mio spazio. Non è stato facile perchè il calcio è un mondo di ‘uomini’ e le donne sono guardate male quando vogliono entrare nel loro mondo. Entrare in punta di piedi e conquistarsi il proprio posto non è stato facile per me ma ci sono riuscita. Sono caporedattore di una redazione bellissima e speciale. In questa seconda famiglia mi trovo bene nonostante sia l’unica donna ma sono trattata esattamente come tutti i miei colleghi uomini. Credo che la differenza di genere sia una cosa che deve essere superata e piano piano lo sto notando anche al di fuori della mia redazione. Non sono una giornalista gatta morta alla quale piace andare dietro ai suoi colleghi uomini io sono una giornalista e se ci tengono sono loro a dover venire dietro. Ne capisco di calcio e mastico questo sport da sempre ecco perchè alle volte si sorprendono nel sentirmi parlare. Mi ricordo che quando andavo a scuola i miei compagni giocavano al fantacalcio e nel fare le formazioni chiedevano i miei consigli che una volta ascoltati portavano il loro frutto ed il lunedì al ritorno dal weekend calcistico mi ringraziavano tutti. Insomma io ne capivo più di loro ma perchè ho avuto un buon maestro, il mio amato Papà. E’ grazie a lui se posso parlare di calcio, se posso esprimere una mia opinione e se oggi sono una giornalista sportiva che scrive di calcio. Non è facile se della materia ne sai poco infatti ci sono colleghe donne sparse in giro che non sono proprio brave. Poi lavorare in una redazione di uomini mi avvicina anche ad i tifosi che sono tutti uomini. Loro mi hanno accolta come una giornalista normale e mi chiedono informazioni sul Foggia ed in generale del calcio. La gratificazione avviene proprio così non solo quando ti dicono che sei una bella ragazza (questo è un dato di fatto e tutti possono dirlo) ma bensì quando ti dicono che sai scrivere, che capisci di calcio, che sei intelligente e che non stai lì per altri motivi. Beh adoro lavorare nella redazione di soli uomini anche perchè quello che ho raggiunto è stato solo merito mio. Dove voglio arrivare? In alto ovvio. Il meglio deve ancora arrivare! Ciao bellissimi fans e buona domenica dalla vostra mitica Tiz :*