Una mostra fotografica realizzata da cinque utenti del Centro Diurno ‘il Sorriso’ di Foggia attraverso un progetto.

‘Cinque ipotesi di ricerca su se stessi’ è il titolo della Mostra fotografica inaugurata presso il Palazzetto dell’Arte a Foggia e che sarà visibile fino al 30 novembre. Il frutto di questo lavoro è scaturito da un laboratorio realizzato dal Centro diurno “Il Sorriso”, una struttura semi-residenziale, ubicata in via Vittime Civili n. 107/109 a Foggia, gestito dal C.U.S Consorzio Utilità Sociale, che si occupa di riabilitazione psichiatrica, struttura regolarmente accreditata dal Maggio 2007 della Regione Puglia.
Presso questa struttura gli ospiti seguono dei progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati con l’obiettivo di promuovere una graduale acquisizione/recupero di abilità e risorse nuove e/o residue per il raggiungimento di più elevati e congrui livelli di autonomia personale e sociale.
Sono tanti i progetti che si svolgono all’interno della struttura, tra i quali c’è proprio un laboratorio di fotografia che ha coinvolto cinque utenti del Centro Diurno in collaborazione con lo studio fotografico “Rumore Studio” conclusosi con la realizzazione della mostra inaugurata presso la “Sala Grigia” del palazzetto dell’arte di Foggia e visibile dal 22/11/2017 al 30/11/2017.
L’obiettivo del laboratorio è stato quello di fornire un’esperienza riabilitativa attraverso il mezzo fotografico.
Il laboratorio si è sviluppato in tre moduli, nel primo modulo si è occupato di tecnica e teoria fotografica; il secondo modulo ha approfondito i diversi linguaggi fotografici attraverso laboratori in sala di posa, in camera oscura e in esterna. Il terzo modulo è stato dedicato alla realizzazione di strategie riabilitative con obiettivi specifici individuali e alla realizzazione di lavori intimi e personali.
Mentre nei primi due moduli formativi gli utenti hanno imparato l’ottica di uno sguardo autoriale e narrativo nell’approccio alla realtà tramite il mezzo fotografico, nel terzo modulo sono intervenuti nel merito, sia attraverso l’analisi e la critica del proprio lavoro, che attraverso domande critiche e analitiche sul lavoro altrui, permettendo a tutti di esprimersi liberamente, in modo da utilizzare la fotografia come strumento espressivo e percepirla come tale. Lo step successivo di questo progetto è quello della diffusione della cultura che lo Stigma si può e si deve superare.

Riflessione personale.

Ho seguito la mostra con molto interesse. In queste fotografie scattate dai protagonisti del progetto c’è la loro storia, la loro vita e la loro quotidianità. Ognuno di loro ha appreso l’arte della fotografia facendola propria e realizzando vere e proprie opere d’arte. Credo molto in progetti come questo perchè sono stimolo a far ritornare nella società persone messe ai margini. Ho scattato alcune foto della mostra e vi invito a visitarla. Inoltre vi invito a visitare la realtà in cui queste persone lavorano ogni giorno, la struttura il Centro diurno “Il Sorriso”, in via Vittime Civili n. 107/109 a Foggia. Complimenti a chi ha realizzato questo progetto e soprattutto a chi ha partecipato.